Bologna 07/04/2013 - EXITIME-09.4



domenica 7 aprile
Oratorio S. Filippo Neri - Bologna

RITRATTO GUIBADULINA II


ore 20,30 incontro con Sofia Gubaidulina

ore 21,00 concerto

FontanaMIXensemble + ZIPANGU ensemble

Eva Zahn, violoncello

Corrado Rojac, bayan
Valentino Corvino, violino
Francesco La Licata, direttore


FontanaMIXensemble
Anastasia Petryshak, violino
Corrado Carnevali, viola
Sebastiano Severi, violoncello
Emiliano Amadori, contrabbasso

ZIPANGU ensemble

Alessandro Bonetti, violino
Fabio Cocchi, violino
Silvia Mandolini, violino
Elena Maury, violino
Alessandra Talamo, violino
Stela Thaci, violino
Giacomo Scarponi, violino
Caterina Caminati, viola
Alessandro Savio, viola
Mattia Cipolli, violoncello







Sofia Gubaidulina è nata nel 1931, a Christopol, nella Repubblica Tartara dell'ex Unione Sovietica. Negli anni del regime comunista la sua figura è stata marginale rispetto alla linea culturale dominate, poiché legata alle correnti della mistica cristiana e portavoce di espressioni eterogenee. Profondamente influenzata dai grandi maestri Dmitri Schostakovich e Anton Webern, di grande interesse per la comprensione della sua biografia, è il lungo periodo, negli anni settanta, nel quale sviluppa le sue ricerche sulla musica russa caucasica e centro-asiatica oltre che sugli strumenti rituali e folk dell'Asia orientale. La scoperta dei timbri e dei suoni realizzati in queste regioni, ma soprattutto i modi dell'esperienza musicale, la influenzarono profondamente. 
La musica di Sofia Gubaidulina è caratterizzata dall’utilizzo di inusuali combinazioni strumentali, come ad esempio un quartetto di sassofoni e percussioni (in pagine quali Erwartung), oppure musica per Koto (strumento caratteristico della musica giapponese) ed orchestra, e così via. Tra queste scelte strumentali non consuete spicca anche quella del Bayan, una fisarmonica cromatica a bottoni particolarmente utilizzata nella musica popolare russa, che in questo programma appare in due tra le più eseguite pagine della compositrice russa, la parte solistica affidata ad un fisarmonicista di talento ed esperienza qual è Corrado Rojac. Del resto, il legame tra Sofia Gubaidulina e la cultura popolare della sua terra non è testimoniato solo dalle sue scelte estetiche e stilistiche, ma anche da una spontanea e naturale forma di religiosità, che trova una piena e personale espressione nella sua musica.